Frutto tipicamente esotico, l’avocado (o Aguacate come lo chiamavano gli aztechi), è originario dell’America centrale. Oggi viene coltivato principalmente in Brasile, Perù, California, Florida, ma anche in Indonesia, in Australia e Sud-Africa: di conseguenza è disponibile tutto l’anno nei mercati di tutto il mondo.
Il frutto è formato da una scorza carnosa di colore che va dal verde al bruno e contenente un grosso seme immerso in una polpa giallognola, poco dolce e di sapore delicato e gradevole.
Solitamente viene venduto leggermente acerbo, poiché quello maturo tende a deteriorarsi nel giro di pochi giorni.
L’avocado è un frutto squisito, dalle incredibili proprietà nutrizionali: antiossidanti ed energetiche.
La principale caratteristica nutrizionale è la sua ricchezza di grassi insaturi (con un equilibrio nutrizionale paragonabile a quella del latte materno!) e di Omega3, capaci di stimolare la produzione di colesterolo buono (HDL) e di frenare il deposito di quello cattivo (LDL).
Inoltre possiede proprietà antiinfiammatorie e antidepressive: alcuni studi, infatti, confermano il suo ruolo nel prevenire malattie celebrali quali l’Alzheimer.
L’avocado è anche un’autentica miniera di antiossidanti che aiutano a combattere i radicali liberi e riducono lo stress ossidativo. Alcuni dei suoi antiossidanti più importanti (Vit. A, Vit.C, Vit. E) aiutano a prevenire le rughe e l’invecchiamento della pelle favorendone l’elasticità.
Possiede poi una buona percentuale di proteine con aminoacidi essenziali paragonabile quasi a quella della carne rossa (ma più facilmente digeribili in quanto affaticano meno il rene).
L’avocado contiene molto potassio e poco sodio che lo rendono leggermente diuretico.
Inoltre è un frutto scarsamente zuccherato quindi può essere consigliato anche a persone che soffrono di diabete o che tendono ad avere livelli di glicemia alterata; infatti, la notevole quota proteica e lipidica presente nel frutto ben bilanciano il carico di zuccheri ed evitano l’insorgenza di picchi glicemici.
Per la presenza di diversi enzimi digestivi, tra cui la lipasi, è indicato anche a chi soffre di gastrite o ha difficoltà di digestione; inoltre non essendo molto zuccherato non crea eccessiva fermentazione intestinale ed è quindi consigliato anche a chi soffre di colon irritabile o gonfiore addominale.
Data la sua completezza alimentare può essere mangiato da solo condito con sale e succo di limone (che previene l’ossidazione della polpa e ne migliora la digestione), oppure abbinato al pesce (per esempio crema di avocado e gamberi) o per arricchire le insalate (ottima l’insalata di avocado e scaglie di pecorino).
Quando diventa molto maturo, si presenta quasi sotto forma di crema che può essere spalmata su del pane tostato con gocce di limone e un pizzico di sale diventando così un’ottima colazione salata!