COSA MANGIARE CON LA GASTRITE? I CIBI CONSIGLIATI PER UN’ALIMENTAZIONE TERAPEUTICA CHE SI PRENDE CURA DELLA TUA GASTRITE.
Curare la gastrite con rimedi naturali?
La corretta alimentazione è la prima risposta! Una dieta con i cibi più idonei, che ti indica anche cosa non mangiare, rappresenta un efficace rimedio naturale anche per la gastrite cronica, nervosa ed erosiva.
Con il termine Gastrite ci si riferisce ad una infiammazione della mucosa dello stomaco.
I sintomi collegati a questo disturbo possono essere diversi.
I principali sono senso di bruciore, dolori tipo fitte o crampi localizzati nella zona centrale superiore dell’addome, nausea e difficoltà di digestione.
Le cause della gastrite sono molteplici: in primo luogo cattive abitudini di vita come il fumo, l’alcol e soprattutto un’alimentazione sbagliata.
Può essere poi la conseguenza dell’utilizzo di farmaci diversi, in particolare dei comuni antidolorifici e dell’aspirina.
Spesso al quadro di gastrite è associata l’infezione di un batterio: Helicobacter Pylori, che deve essere debellata attraverso una terapia antibiotica, ma che spesso recidiva tornando a ripresentarsi a distanza di tempo.
Anche stati di stress psicofisico possono peggiorare l’infiammazione della mucosa gastrica.
Anche per questo motivo nella nostra società la gastrite è un disturbo molto diffuso e i vari farmaci che riducono l’acidità dello stomaco sono tra i più utilizzati e spesso abusati.
Questi farmaci però sono in grado di alleviare i sintomi ma non di risolvere le cause all’origine del disturbo.
Cambiare le abitudini alimentari sbagliate e ancor più utilizzare le proprietà dei cibi per migliorare il quadro di infiammazione dello stomaco, può invece risolvere il problema all’origine e definitivamente.
Vediamo allora quali sono le regole generali da seguire per migliorare i sintomi della gastrite:
- Scegliere cibi che grazie alle loro proprietà riducono la secrezione degli acidi o proteggono la parete dello stomaco o ne cicatrizzano la mucosa infiammata
- Privilegiare gli alimenti secchi evitando quelli liquidi (brodi o minestroni)
- Privilegiare l’utilizzo di verdure cotte piuttosto che crude
- Scegliere le verdure povere di cellulosa
- Ridurre il consumo di verdure ricche di ferro che sono irritanti per la mucosa gastrica
- Ridurre il consumo di alimenti fortemente zuccherini, anche della frutta, e comunque evitare di consumarli lontani dai pasti
- Evitare il consumo di alcolici, bibite zuccherine e caffè
Vediamo allora nella pratica come va impostata una giornata tipo per curare la gastrite.
Curare la gastrite con rimedi naturali?
La corretta alimentazione è la prima risposta! Una dieta con i cibi più idonei, che ti indica anche cosa non mangiare, rappresenta un efficace rimedio naturale anche per la gastrite cronica, nervosa ed erosiva.
COLAZIONE:
A colazione è meglio scegliere una tisana o un infuso dalle proprietà calmanti come quelli a base di camomilla che va a proteggere le pareti dello stomaco o di liquirizia che è un ottimo antiacido naturale.
Altra alternativa è quella di bere i succhi di frutta non acida come il succo di mirtilli, che sono ricchi di flavonoidi e possono inibire la crescita dell’Helicobacter pylori.
Anche il succo di carota è un’ottima bevanda per iniziare la giornata, essendo un ortaggio dalle proprietà depurative e in grado di svolgere attività antinfiammatorie.
Se si soffre di gastrite i latticini devono essere fortemente ridotti ma per chi ama il latte è possibile berne un bicchiere, con l’accortezza però di consumarlo a temperatura ambiente e con l’aggiunta di qualche goccia di limone che ne facilita la digestione. Il latte caldo e in particolare la schiuma di latte presente nel cappuccino aumentano invece fortemente l’acidità dello stomaco.
Anche il caffè andrà evitato, eventualmente sostituito da caffè di cicoria.
Alla bevanda abbiniamo poi alcune diverse combinazioni:
- Alcune fette di pane tostato o secco su cui possiamo spalmare miele e abbinare mandorle o noci
- Alcune fette di pane tostato o secco abbinato a purea di avocado qualche goccia di limone e un pizzico di sale.
- Una purea di banane, con l’accortezza di utilizzare quelle non troppo mature, o di papaya con un cucchiaio di semi di lino, sesamo o zucca. La banana poco matura possiede infatti un effetto protettivo sulla mucosa dello stomaco e la papaya un effetto antinfiammatorio gastrico.
PRANZO:
A pranzo il consiglio è quello di prediligere un alimento proteico abbinato ad un tipo di verdura cruda o cotta e pane (tostato o secco) o polenta.
Tra le carni meglio scegliere quelle bianche (pollo o tacchino) o maiale.
Un utile accorgimento è quello di marinare per qualche ora la carne in succo di limone o nel latte, in modo da iniziare una predigestione delle proteine, per facilitare poi la digestione vera e propria nello stomaco, riducendo così la produzione di acido.
La cottura migliore è poi quella ai ferri o veloce in padella in olio di oliva bollente dopo aver tagliato la carne in straccetti.
Il prosciutto crudo è un’ottima alternativa alla carne risultando più facilmente digeribile.
Il pesce deve essere utilizzato con attenzione: in particolare vanno evitati i crostacei e ridotto il pesce azzurro; meglio orientarsi verso il pesce bianco come merluzzo, sogliola orata branzino etc
Anche per il pesce utile la marinatura e le cotture migliori sono in padella o al sale.
Meglio evitare la scelta del pesce bollito che resta imbibito di acqua.
Le uova sono un’altra ottima alternativa: meglio comunque scegliere cotture brevi come quella al piatto, alla coque o strapazzate, perché la cottura prolungata rende meno facilmente digeribili le proteine contenute nell’albume. Da evitare quindi l’uovo sodo e la frittata.
Tra i legumi meglio preferire ceci e lenticchie che hanno minore tendenza a fermentare e quindi creare meno gonfiore allo stomaco, disturbo spesso particolarmente fastidioso in chi soffre di gastrite.
I formaggi, come già detto per tutti i latticini, devono essere evitati in chi soffre di gastrite. Unica eccezione il parmigiano reggiano che contiene già in sé tutti gli enzimi digestivi che risultano utili in queste condizioni.
Alle proteine abbiniamo sempre una verdura.
La verdura potrà essere consumata cruda solamente per alcuni tipi di insalata povera di cellulosa e per il cavolo cappuccio, le carote e il finocchio. Soprattutto nelle fasi acute di dolore e reflusso meglio optare per una verdura cotta preferibilmente asciugata della sua acqua passandola in pentola in olio Evo.
Una delle scelte più indicate è quella del cavolo cappuccio bianco. Questo ortaggio infatti contiene una sostanza che si chiama gefarnato che ha la capacità di proteggere la mucosa gastrica infiammata. Un accorgimento importante per renderlo più digeribile è quello di tagliarlo molto sottile se si consuma crudo o molto cotto e schiacciato.
Un’altra verdura da utilizzare spesso è la lattuga, da consumare bollita o spadellata in olio Evo, che contiene una sostanza chiamata lactucarium che ha azione lenitiva della mucosa dello stomaco e sedativa del dolore.
Altre alternative valide sono l’insalata novella o la valeriana e l’indivia riccia crude, il finocchio l’indivia belga e le carote sia crudi che cotti, le zucchine e i fagiolini cotti.
I pomodori crudi, il sedano e le verdure ricche di cellulosa e ferro (come ad esempio carciofi, spinaci, coste, radicchio e rucola) dovranno essere invece evitati perché tendono ad aumentare l’acidità dell’ambiente gastrico.
Anche i funghi sono alimenti proibiti se si soffre di gastrite per la presenza di micosina, un tipo di cellulosa indigeribile e aggressiva sulle mucose gastroduodenali.
Ad accompagnare il pasto si può scegliere del pane secco o tostato, azione che riduce la quota di lievito e permette anche di assorbire i succhi gastrici acidi, o la polenta che è di facile digestione e svolge un’azione protettiva della mucosa infiammata.
Meglio invece evitare la frutta (anche e soprattutto lontano dai pasti principali) il cui contenuto in zuccheri e acqua ha l’effetto di aumentare la secrezione acida.
Uniche eccezioni le già menzionate papaya e banana poco matura e il pompelmo che, come il limone, ha pochi zuccheri e favorisce il veloce svuotamento dello stomaco
Una radice molto utile da aggiungere alla preparazione di molti piatti è lo zenzero che ha la proprietà di facilitare e accelerare la digestione.
Cena
La cena deve essere assolutamente “asciutta” per non diluire i succhi gastrici nello stomaco che peggiorerebbero la sintomatologia.
Un primo piatto a base di pasta o riso o qualsiasi altro cereale anche integrale è l’ideale. Sarà molto importante mantenere una cottura al dente che comporta una minore imbibizione di acqua di cottura. Tra i formati di pasta meglio poi prediligere quelli corti e di grosso taglio come rigatoni penne e fusilli, che obbligano ad una maggiore masticazione, o le tagliatelle che sono più digeribili.
Per la pasta i sughi ideali sono: aglio olio e peperoncino e all’arrabbiata. Entrambi hanno come ingrediente principale il peperoncino.
L’utilizzo del peperoncino nelle gastriti sembrerebbe un controsenso dato che determina senso di bruciore alla mucosa della bocca. In realtà la sensazione di bruciore è causata da una sostanza chiamata capsaicina che è un cicatrizzante molto potente ed è utilissima per facilitare la riparazione della mucosa dello stomaco infiammata e danneggiata e la rimarginazione delle eventuali ulcere.
La capsaicina ha poi anche un azione antibatterica molto utile per combattere l’infezione da Helicobacter pylori.
L’abbinamento migliore invece per il riso (meglio bollito e non sotto forma di risotto) è anch’esso particolare: con l’ortica.curarsi con il cibo migliorare salute mangiando alimentazione terapia naturale david delibori medico nutrizionista gastrite
Le foglie di ortica appena sbollentate hanno un’azione cicatrizzante e lenitiva sulla mucosa. Hanno poi anche un’azione antianemica, spesso molto utile nelle gastriti e nelle ulcere, in cui può esserci un cronico sanguinamento che porta ad una carenza di ferro e anemia.
Dato che non sempre è facile procurarsi l’ortica un’alternativa valida può essere quella di sostituirla con la lattuga nell’abbinamento con il riso.
Non è invece indicata la scelta di minestroni o brodi di carne o dado. Il brodo è un potente stimolatore della secrezione acida mentre i minestroni di verdure miste hanno un contenuto elevato di cellulosa e acqua.
Al primo piatto abbiniamo una verdura cotta ripassata in olio Evo prediligendo zucchine, indivia belga, cicoria, cavolo cappuccio bianco, lattuga, finocchio, carote.
Quando la sintomatologia si sarà un po’ ridotta possiamo reintrodurre alcuni frutti cominciando con quelli cotti come mela e pera e poi con i frutti meno zuccherini come kiwi, fragole e mirtilli.
Tisane e Infusi
Per alleviare i bruciori può essere di grande aiuto bere le giuste tisane durante il giorno, ma soprattutto dopo i pasti principali.
Per rendere efficaci le tisane è importante assumerle regolarmente, meglio se tutti i giorni per un periodo di almeno un mese o due.
- Una prima Tisana per la Gastrite è a base di liquirizia, menta e camomilla
Questa tisana è indicata per alleviare l’acidità di stomaco.
La liquirizia infatti è un ottimo antiacido naturale, la menta ha proprietà carminative (ovvero favorisce l’assorbimento dei gas intestinali) ed infine la camomilla ha proprietà lenitive e rilassanti. Si portano ad ebollizione in un pentolino d’acqua 40 grammi di radice di liquirizia, 30 grammi di menta piperita e 30 grammi di camomilla. Quando l’acqua bolle aggiungere 1 cucchiaio del mix di erbe e lasciare bollire per 2 minuti. Spegnere il fuoco e lasciare in infusione per altri 10 minuti. Versare l’infuso in una tazza filtrando le erbe, quindi bere ancora caldo.
- Tisana alla camomilla
Una o più tazze al giorno di infuso di camomilla è un rimedio naturale molto efficace per proteggere lo stomaco, in caso di gastrite e dolori. La camomilla infatti svolge un’azione calmante e va a proteggere le pareti dello stomaco.
Per prepararla mettete in infusione per 10 minuti un cucchiaio di capolini di camomilla, che potete acquistare in erboristeria, in una tazza di acqua bollente. Filtrate il tutto con un colino e la tisana è pronta.
- The verde
Questa bevanda è in grado di svolgere un ruolo protettivo nei confronti della gastrite grazie ai flavonoidi in esso contenuti, stimola la cicatrizzazione delle mucose del tratto digerente, esercitando quindi una vera e propria funzione curativa oltre che preventiva.
- Tisana allo zenzero e cannella
Questa tisana unisce le proprietà digestive, calmanti e lenitive dello zenzero, a quelle antisettiche, disinfettanti, eupeptiche e carminative della cannella. È un ottimo mix per proteggere lo stomaco dalle infiammazioni, favorire la digestione e alleviare i fastidi causati dalla gastrite.
Vi basterà portare 250 ml di acqua ad ebollizione, spegnere il fuoco, aggiungere un cucchiaino di zenzero essiccato e 1 g di cannella, anche quella in polvere va bene. Lasciatelo in infusione per 10 minuti, filtrate l’infuso e gustatelo caldo, dopo i pasti.
5. Tisana alla menta e melissa
Questa tisana è particolarmente indicata per chi soffre di gastrite, perché favorisce la digestione e previene i bruciori di stomaco.
Miscelate 30 gr di foglie di menta fresca o essiccata, dalle proprietà antispasmodiche, analgesiche, carminative ed antisettiche, a 30 gr di foglie di melissa, che svolge un’azione calmante e antinfiammatoria. Fate bollire 250 ml di acqua, aggiungete un cucchiaio di miscela di erbe, coprite e lasciate in infusione per circa 10 minuti. Filtrate con un colino e trasferite il liquido in una tazza. La tisana è pronta per essere consumata.
6. Tisana alla calendula e finocchio
La calendula è un’ erba dalle proprietà coleretiche e antispasmodiche molto efficace che va a potenziare l’azione digestiva del finocchio.
Serviranno: 40 gr di fiori di calendula e 20 gr di frutti di finocchio essiccati. Prendete le erbe curative e miscelatele insieme fino ad ottenere un composto omogeneo. A questo punto, portate ad ebollizione circa 250 ml di acqua in un pentolino e versate un cucchiaio di questo mix di calendula e finocchio. Lasciate in infusione almeno 5 minuti, filtrate e bevete dopo i pasti.