Essere magri per sempre: una dieta equilibrata per dimagrire per sempre mangiando normalmente e mantenere il giusto peso con un sano regime alimentare.
Un percorso di cambiamento definitivo per dimagrire per sempre, mangiando con un regime alimentare corretto e gustoso. Una dieta equilibrata che mantiene il piacere di mettersi a tavola.
Ormai non si riesce più a tenere il conto delle diete miracolose che promettono perdite di peso facili e veloci.
Le mode dietetiche si susseguono una dopo l’altra, riempiendo le pagine delle riviste, gli scaffali delle librerie e i programmi televisivi di intrattenimento.
Privi di certezze provenienti dalla scienza, si finisce spesso per seguire chi promette risultati eclatanti in poco tempo invece di scegliere una dieta equilibrata che permette di dimagrire per sempre mangiando normalmente.
Ma se l’obesità continua ad aumentare come l’epidemia di un virus inattaccabile, buona parte della colpa ce l’hanno proprio le diete.
Perdere peso rapidamente, soffrendo i morsi della fame, privandosi di molti alimenti, mangiando senza godersi il piacere del cibo, è infatti il modo migliore di tornare dopo un po’ di tempo al punto di partenza se non peggio.
L’obiettivo di una dieta dimagrante NON deve essere quello di far perdere molto peso in poco tempo.
Questo per due motivi principali:
- in primo luogo calare di peso in poco tempo significa quasi sempre perdere, oltre al grasso, una parte importante di acqua e muscoli che ci permettono di consumare energia.
Al cervello poi arriva il messaggio che ci troviamo in uno stato di stress ed emergenza e il cervello risponde con il tentativo di proteggere il corpo, rallentando il metabolismo generale. Il risultato finale è che il corpo si pone in modalità letargo, cercando di consumare meno energia possibile.
- In secondo luogo la dieta misera e insapore a cui ci costringiamo può essere sostenuta con grande sacrificio solo per un breve periodo di tempo: in genere 2-3 mesi.
Dopo questo periodo si torna immancabilmente, e per di più con un metabolismo rallentato, alle vecchie abitudini che ci avevano portato ad avere problemi di peso.
Il ritorno al punto di partenza è quindi assicurato e spesso accompagnato da ingiusti sensi di colpa sulla nostra mancanza di volontà.
Era il metodo ad essere sbagliato, non noi!
Per essere magri per sempre si deve iniziare un percorso di cambiamento definitivo, percorrere la strada con pazienza e serenità, mantenendo un buon rapporto con il cibo.
Una corretta alimentazione deve chiederci qualche rinuncia, non costringerci a sacrifici, e deve mantenere il piacere di mettersi a tavola, magari in compagnia.
Nessun alimento deve essere eliminato a priori ma scelto, cotto e combinato con gli altri, usando la conoscenza delle innumerevoli proprietà di ciascun cibo per ottenere come risultato il miglioramento di tutte le funzioni dell’organismo.
Perdendo esclusivamente il grasso che ci appesantisce e rallenta, non ci sentiremo fiacchi e privi di energia, non sembreremo grigi e malati ma pieni di energia e brillanti di nuova bellezza.
Qual è il mio peso ideale?
Nella pratica medica in Dietologia esiste un parametro che, rapportando peso e altezza, ci dà indicazione se il peso è nella norma e si chiama indice di massa corporea.
Questo dato ci dà però solo un’informazione parziale perché non è in grado di dirci cosa determina il peso: acqua, muscolo o grasso.
Per capire meglio basta pensare all’esempio di un body-builder che avrà un indice di massa corporea da obeso ma in realtà il suo peso sarà dato prevalentemente da muscolo.
Più che ad un peso ideale, che spesso nella nostra testa corrisponde a quello che avevamo a 20 anni, dobbiamo tendere ad avere una buona composizione corporea con la giusta ripartizione di massa grassa e massa magra e un giusto equilibrio di liquidi.
Con l’avanzare dell’età ad esempio è spesso utile guadagnare qualche chilo di massa magra tanto quanto perderne qualcuno di massa grassa.
Una corsa a perdere semplicemente più peso possibile per arrivare ad un ideale presente nella nostra mente è spesso inutile e dannoso.
Quanti chili dovrei perdere al mese?
La velocità della perdita di peso è molto diversa tra persona e persona anche a parità di peso.
Prima di tutto va ribadito che ciò che conta non sono i chili totali ma quelli di grasso e che è meglio perdere lentamente, ma solo grasso, che velocemente ma anche muscolo.
Una volta misurato quanto grasso è presente nel corpo e soprattutto dove è localizzato, è possibile ipotizzare un piano di dimagrimento corretto.
Perché la bilancia si muove poco mentre gli abiti cominciano a starmi larghi?
Il grasso a parità di peso occupa molto più volume del muscolo.
Perdere centimetri è quindi un segnale molto più importante che perdere peso, perché significa che è il grasso che sta sparendo.
Il muscolo invece magari sta anche aumentando per l’inizio o l’aumento dell’attività fisica e bilancia la perdita di peso del grasso.
Quando smetterò di seguire la dieta rischierò di recuperare il peso perso?
Innanzitutto bisogna liberarsi del concetto sbagliato di dieta intesa come periodo limitato di tempo in cui ci priviamo del piacere di mangiare ed eliminiamo alimenti, magari appartenenti a intere categorie.
L’obiettivo di un corretto percorso di dimagrimento è quello di modificare le abitudini sbagliate, senza eliminare i cibi ma imparando ad usarli ed abbinarli correttamente, solamente con qualche rinuncia che, una volta raggiunto l’obiettivo, potrà essere anche limitata.
Dal punto di vista psicologico non ci saranno quindi grosse difficoltà a continuare a mangiare bene, anche perché ci si sentirà molto meglio: più energici, brillanti e in forma.
Dal punto di vista fisico poi, se si sarà persa quasi esclusivamente la massa grassa, non ci saranno problemi nel mantenere il risultato raggiunto perché il metabolismo non sarà rallentato.
Seguendo questa dieta soffrirò la fame?
Assolutamente no: se una dieta fa soffrire la fame è già in partenza destinata al fallimento.
E questo per due motivi: primo perché se il corpo riceve troppo poco nutrimento utilizza come riserva energetica prima il muscolo che il grasso, portando ad una riduzione del metabolismo.
Secondo perché se ci viene richiesto uno sforzo di volontà eccessivo nel seguire le nuove indicazioni il tempo in cui riusciremo a resistere nel mantenerle non supererà i 2-3 mesi e poi torneremo a mangiare come prima di iniziare.
Di quante calorie è la mia dieta?
La dieta non è basata sul conteggio delle calorie ma sull’effetto che hanno i diversi alimenti sugli organi del metabolismo: fegato, pancreas, tiroide e reni.
L’esempio più chiaro di questo principio è che non c’è limitazione nell’utilizzo dell’olio di oliva, alimento che apporta molte calorie.
La maggior parte delle persone che la segue dichiara di mangiare di più e meglio rispetto a prima e nonostante questo di dimagrire.
Questo perché spesso l’alimentazione che seguivano prima era mal bilanciata e produceva effetti negativi sugli organi del metabolismo, rallentandoli.
Migliorare qualità, abbinamenti e cotture dei cibi scelti permette spesso di aumentare l’introito calorico e dimagrire.