Il terzo pilastro del Metodo Giusti è quello che di solito più spiazza e confonde chi vi si approccia per la prima volta.
Probabilmente è da una vita che ti consigliano di assumere carboidrati a pranzo e proteine a cena, ma se questo è ciò che vuole la maggior parte delle diete, non significa che sia anche quello che vuole il tuo corpo.
Gli zuccheri semplici come il glucosio, che costituiscono i carboidrati complessi (la pasta, ad esempio), sono il carburante principale del tuo organismo.
Non servono però solo ai tuoi muscoli per muoversi: servono soprattutto a tutti i tuoi organi per svolgere al meglio il loro lavoro.
I carboidrati servono prima di tutto al cervello, che è il più grande consumatore di glucosio del corpo, ma anche al cuore, ai reni, e soprattutto al fegato, che ha bisogno di glucosio quando deve attivare la digestione, metabolizzare il cibo che mangia e attivare i processi di depurazione che effettua principalmente durante il riposo notturno.
Il ruolo del fegato è quello di smaltire le tossine, lo stress, i farmaci e i cibi: è fondamentale, quindi, che abbia l’energia necessaria per “buttare fuori l’immondizia” che si accumula nel tuo corpo e che dovrà passare poi tra le mani dei tuoi personali netturbini, i reni.
Se non ti liberi della spazzatura ogni notte, ti ritrovi a sperimentare un sonno difficoltoso e poco ristoratore, continuamente disturbato da una faticosa sete notturna (il fegato affaticato richiama liquidi). La mattina ti svegli poi con quel gusto amaro in fondo alla bocca, e per tutta la giornata fai fatica a rimanere lucido.
Mangiare carboidrati la sera ti aiuta a digerire più facilmente, a sentirti più leggero e a dormire sonni tranquilli.
Un altro motivo per non rinunciare a un bel piatto di pasta la sera è che i carboidrati contengono il triptofano, un amminoacido essenziale per l’organismo umano, perché si trasforma in serotonina, il neurotrasmettitore della serenità, e quindi promuove un sonno migliore.
I secondi piatti a base di proteine animai o vegetali, invece, sono perfetti per il pranzo, soprattutto se ti aspetta una giornata bella piena. Le proteine stimolano l’organismo e hanno bisogno di più tempo per essere digerite, ecco perché è preferibile assumerle nella prima metà della giornata.
Un piatto di pasta a pranzo, anche se sei una persona molto attiva, può invece rallentare leggermente il cervello, provocando un calo di attenzione e la classica sonnolenza del dopo pranzo. Perché fare questo al tuo organismo, proprio in un momento della giornata nel quale hai necessità di restare attivo?
“Ma se dopo cena non faccio attività fisica, come consumo gli zuccheri assunti tramite i carboidrati?”, ti starai chiedendo. In realtà non è un problema, se consumi i carboidrati nella giusta quantità e se combini correttamente gli alimenti. Per modulare l’assorbimento dello zucchero nel tempo e utilizzarlo al meglio nel corso della notte, è infatti importante abbinarlo a una porzione di verdura cotta in olio extravergine d’oliva.
“Perché il primo a cena e il secondo a pranzo? Ma i carboidrati alla sera non fanno ingrassare?”, ci chiedono sempre stupiti i pazienti alla prima visita.
Una domanda a cui ormai siamo più che abituati, come siamo abituati a quello che ci diranno al controllo successivo, dopo un mese: “Sa che mangiare la pasta alla sera mi ha fatto sentire più leggero, digerire meglio e dormire più rilassato? E poi ho fatto meno fatica a seguire la dieta!”.
Proteine a pranzo, carboidrati la sera: ecco il terzo pilastro del Metodo Giusti.