Il problema di Lucia
Il problema di Lucia è che la sua malattia e la terapia farmacologica che è stata costretta a seguire l’hanno “intossicata”
Il suo corpo, sottoposto allo stress della malattia e agli effetti collaterali dei farmaci, non è riuscito a liberarsi delle tossine.
Ora si trova in uno stato infiammatorio cronico con alti livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, che la fa essere gonfia, stanca, pesante e rallentata.
Il cortisolo infatti porta a trattenere liquidi, aumenta la resistenza all’insulina e quindi facilita l’accumulo di grasso viscerale, indebolisce il sistema immunitario, disturba il sonno e accelera i processi di invecchiamento delle cellule.
Nel suo caso sono stati una malattia e una terapia farmacologica importante a portarla in questa condizione, ma nella nostra vita possono esserci tante altre situazioni più frequenti e meno gravi, che ci possono portare comunque allo stesso risultato.
Anche una terapia cronica con farmaci di comune utilizzo può lentamente e progressivamente mettere in difficoltà i nostri organi emuntori, cioè quelli deputati all’eliminazione delle tossine: fegato e reni.
O un periodo di forte stress, lavorativo o personale, nel quale il corpo deve sostenere ritmi e pressioni al di sopra delle proprie possibilità.
O anche, più semplicemente, alcuni giorni di alimentazione sregolata ed eccessiva, sia nel consumo di cibo che di alcol, come capita spesso durante le ferie o nei periodi festivi o anche in un weekend un po’ più “pesante” del solito.
L’alimentazione Giusta per Detox
Quando ti trovi in questa situazione la scelta migliore è quella di concedere un po’ di riposo al tuo organismo.
Questo almeno in una fase iniziale, per permettere al corpo di lavorare ad un ritmo più basso e spegnere lo stato infiammatorio.
Quando fegato e reni, gli organi deputati allo smaltimento dei rifiuti, si saranno ripresi dal superlavoro che sono stati costretti a fare per eliminare il carico tossico eccessivo, potrai stimolarli nuovamente.
Forse stai pensando che ti stia proponendo un periodo di digiuno.
Il digiuno è una pratica conosciuta ed utilizzata dall’uomo fin dall’antichità come atto di purificazione, sia fisico che morale.
Sicuramente questa pratica ha delle motivazioni giuste se fa parte di tante culture e religioni diverse.
Se ti trovassi in un monastero, con l’unico impegno di meditare, sarebbe la scelta più corretta.
Ma oggi tu devi andare a lavorare, occuparti della casa e dei figli, fare sport e hai bisogno dell’energia per portare a termine tutti gli impegni della giornata.
E anche il tuo fegato ha bisogno di un minimo di nutrimento per portare a termine il lavoro di detossificazione.
È come se pretendessi di fare andare avanti la tua macchina senza benzina, solo perché sta percorrendo una strada in leggera discesa.
Per questi motivi non ti consiglio di digiunare, ma di scegliere un’alimentazione “leggera”.
Leggera non nel senso di “light”, cioè scegliendo cibi a basso contenuto di grassi e calorie.
Leggera nel senso della scelta di cibi che digerirai più velocemente, che metabolizzerai più facilmente e le cui scorie eliminerai completamente.
Prima di tutto devi bere di più per facilitare la diluizione delle tossine da eliminare da parte del rene.
E devi assumere molta verdura cruda, e in particolare quella più ricca di acqua di vegetazione, fondamentale per il lavoro di detossificazione da parte del fegato, come i vari tipi di lattuga, l’indivia e il finocchio.
La tua alimentazione poi deve essere povera di proteine animali, in particolare quelle della carne, che comportano una digestione più complessa e producono scorie azotate che affaticano il rene.
Nella scelta dei carboidrati complessi prediligi quelli privi di glutine, come il riso, la quinoa, il mais, il grano saraceno, l’amaranto e il miglio.
Il glutine è infatti una proteina che può, soprattutto nei soggetti predisposti, aumentare lo stato infiammatorio generale e rallentare la diuresi.
O meglio ancora scegli di cenare con una vellutata di sola verdura, magari optando per quelle con proprietà detossificanti e diuretiche, come cipolla, porri, zucchine, tarassaco e carciofi.
In questo libro immagino ti avrà colpito il mio consiglio di utilizzare spesso la frittura come modalità di cottura.
In questa situazione però non è la scelta più corretta, perché solleciterebbe troppo il lavoro del fegato, mettendolo in difficoltà.
Tienila per la Fase 2, quella in cui ricomincerai a stimolare il metabolismo per riaccendere i motori.
Utilizza comunque sempre molto olio extravergine di oliva per condire a crudo e in cotture molto veloci, come quando ripassi la verdura in padella.
Inserisci spesso nella tua dieta i cibi ricchi di vitamina E e di altre sostanze antiossidanti, come gli spinaci, le biete, i broccoli, l’avocado, la papaya.
Aggiungi nei tuoi piatti le spezie con proprietà antinfiammatorie come il rosmarino e la curcuma.